L’ossobuco più buono del mondo lo fa la Luisa (mia madre). Non so come ma ha una predisposizione naturale nel preparare cibi milanesi, e non fallisce mai.
Qui sotto la sua ricetta per l’ossobuco (una ricetta perfetta che non eccede in verdure e in pomodoro), che ho tradotto e associato alla coda di rospo, il pesce che si comporta come una carne. La gremolada è il sapore che più di tutti mi porta indietro nella mia infanzia e la trovo una delle invenzioni culinarie più semplici e perfette che ci siano.
4 fette di coda di rospo da 200 gr cadauna
2 scalogni
60 gr di burro + altri 20 gr
3 cucchiai di olio EVO
farina bianca q.b.
mezzo bicchiere vino bianco
500 ml di brodo di carne o vegetale
1 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro
sale e pepe
Gremolada:
30 gr di prezzemolo
scorza di un limone (solo la parte gialla)
1 spicchio d’aglio
Sciogliere il burro e l’olio assieme. Unire gli scalogni e l’aglio tagliati a metà (non tritati). Lasciare soffriggere per un paio di minuti.
Infarinare le fette di coda di rospo e adagiarle nella padella.
Cuocere per 2 minuti per parte finché non saranno dorati, estrarre e tenere in forno a 180° C per altri 10 minuti. Nel frattempo tirare la salsa.
Irrorare il soffritto con il vino, lasciare evaporare per 4 minuti. Unire quindi il brodo vegetale e il concentrato di pomodoro. A fuoco medio lasciare ridurre la salsa a metà.
Nel frattempo tritare gli ingredienti per la gremolada e mescolarli assieme.
Impastare i 20 gr di burro con un cucchiaino di farina (si formerà una pallina), immergete la pallina nella salsa, mescolare e farla sciogliere. Lasciare bollire per un paio di minuti (la salsa si addenserà).
Togliere dal fuoco, filtrare rapidamente. Impiattare il pesce e irrorarlo con la salsa.
Spolverare con un cucchiaino di gremolada (o più a piacere), prima di servire.